cbd non è un farmaco

Il CBD non è un farmaco: tutto ciò che occorre sapere sull’apposita normativa in Italia

A seguito della mancata entrata in vigore della norma che classificava l’olio di CBD a tutti gli effetti come un farmaco di natura stupefacente, la green economy ha potuto tirare finalmente un forte sospiro di sollievo. L’intero comparto della canapa light in Italia, infatti, ha rischiato seriamente di andare incontro a perdite che definire sanguinose sarebbe stato forse un po’ troppo riduttivo. Invece, per fortuna, il settore non ne ha risentito più di tanto, al punto che se gli ultimi dati venissero confermati, vi sarebbero proprio tutti i presupposti che, a fine anno, il suo valore sia destinato a salire in maniera piuttosto evidente.

Se la normativa inerente all’olio di CBD fosse passata, gli articoli a base di CBD sarebbero andati per forza di cose incontro a tutta una serie di limitazioni in fase di commercializzazione sul mercato online e off-line, in quanto ci sarebbe stata l’equiparazione ai farmaci tradizionali. Ecco, perciò, spiegato il motivo per cui il CBD non viene catalogato come sostanza stupefacente.

A seguito del Decreto Ministeriale, datato 01/10/2020, si sono registrate svariate discussioni su questa tematica spinosa, soprattutto per quanto riguardava la sfera legale e i suoi risvolti. Se il CDB fosse stato etichettato come farmaco, sarebbe stato opportuno rivedere svariati provvedimenti in materia di diritto internazionale: il Rapporto dell’OMS, datato 04-06/2018 e la Convezione di Vienna, risalente al 21/02/1971 sono alcuni esempi lampati al riguardo. Il CBD, pertanto, non è stato catalogato come sostanza stupefacente, in quanto non genera dipendenza fisica o assuefazione e non è connessa a eventuali abusi. Quindi, il problema non ha motivo di essere posto.

Inoltre, merita speciale attenzione un provvedimento del WADA, ossia (World Anti-Doping Agency), secondo cui il CBD non rientra nella black list di sostanze dopanti. Per questo motivo, gli sportivi professionisti possono assumere la sostanza in oggetto, senza particolari problemi, per il semplice motivo che i benefici sull’organismo superano ampiamente gli effetti collaterali e le controindicazioni.

Effetti del CBD: cosa occorre sapere al riguardo?

Numerose ricerche scientifiche condotte da istituti universitari internazionali hanno più volte messo in evidenza come le proprietà benefiche del CBD siano particolarmente indicate per chi soffre di ansia o di depressione. Le proprietà antinfiammatorie e anticonvulsivanti, come analizzato in un rapporto curato per conto della Sapienza di Roma, risulterebbero utili a giustificare il consumo per quanto riguarda gli individui che sarebbero affetti da disturbi lievi.

Tuttora, per quanto concerne il consumo di olio di CBD, non sarebbero ma venute fuori casistiche di effetti collaterali o di dipendenze.

La polivalenza del CBD

Oltre che nel campo agricolo, il CBD ha da diverso tempo dimostrato tutta la sua versatilità: il comparto della cura personale può contare sui benefici della pianta di canapa sativa. L’olio di CBD è una soluzione naturale molto in voga tra gli appassionati di settore, dato che vanta proprietà benefiche tutt’altro che indifferenti. Con 2.300 ettari disponibili, infatti, l’Italia si piazza al quarto posto nella produzione di canapa sativa light. Anni addietro con ben 90.000 ettari a disposizione, il nostro Paese era leader assoluto. Oggi, nonostante una posizione generale di tutto rispetto, nonostante l’uscita dal podio, la distanza dalle prime tre, vale a dire Canada, Stati Uniti e Francia resta abissale. La Francia ha ben 17.000 e passa ettari di coltura e il Canada oltre 60.000.

Siccome la norma non è entrata in vigore, le imprese che commercializzano canapa light, possono farlo senza problemi. In questo modo, anche l’end-user ne ha tutto per trarne giovamento, visto che non è necessario far procedere il medico alla compilazione di una ricetta.

Dove acquistare canapa sativa light in modo legale e articoli contenenti CBD?

Con l’avvento di Internet e con il potenziamento della new economy, i siti internet che hanno fatto e-commerce in questo business sono spuntati come funghi. Non tutti, però, ci sanno fare. Al giorno d’oggi sono sempre di più i consumatori, gli appassionati e gli utenti selettivi che cercano il portale che maggiormente sia in grado di accontentare le loro esigenze, oggi più che mai evolute. Non si è più nella nicchia di pochi eletti. Il target di appassionati, infatti, si sta espandendo sempre più.

Che si tratti di canapa sativa light o di cannabidiolo e derivati, è necessario informarsi bene prima di effettuare un acquisto per evitare che si verifichino brutte sorprese e che si rischi di perdere i propri soldi. Conviene acquistare i prodotti a base di CBD da siti affidabili che effettuano controlli sui propri prodotti e che questi ultimi siano certificati o analizzati da istituti che ne garantiscano la qualità e le caratteristiche. Tra questi vari e-commerce, uno dei migliori è Justbob, il quale garantisce un controllo sui proprio prodotti durante tutta la filiera. Inoltre, invia i lotti delle proprie genetiche alle Università in modo che possano essere analizzati per garantire la massima qualità possibile ai propri clienti ad un prezzo concorrenziale.

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